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Visualizzazione dei post da aprile, 2025

La ricreazione è finita

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Ho lasciato il mondo accademico cinque anni fa e fino a oggi nessun pentimento. Cosa ne ho guadagnato? Sicuramente tempo (e il tempo è vita) e salute. Il motivo alla base della mia scelta è semplice: non mi sentivo adeguato a quel mondo, soprattutto a causa della mia pigrizia e della mia scarsa resistenza allo stress. Leggere questo romanzo è stato come tornare a quel periodo. Nella nota dell’autore, Dario Ferrari scrive che la vicenda è irreale ma (spera) non irrealistica. In effetti, ho avuto modo di riconoscere alcuni “tipi accademici”: non tanto nei professori/baroni quanto negli studenti/dottorandi/assistenti/servidellagleba che animano la storia. Che effetto mi ha fatto ritornare a quel mondo? Non mi ha lasciato indifferente, alcune parti mi hanno emozionato, ma per fortuna non sono riaffiorati eventuali traumi (forse perché, in effetti, per me non è stato così traumatico… e per fortuna, mi vien da dire). Ma il libro di che parla? Molti di voi già lo avranno letto, visto che non ...

Il paradosso della bontà

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È da un bel po’ che non pubblico delle note di lettura. Rimedio segnalando una delle più interessanti letture di questo anno: “Il paradosso della bontà” di Richard Wrangham. Per quanto mi riguarda potrebbe essere una lettura da affiancare a “Genealogia della morale” di Nietzsche (oltre alle tesi sulla natura umana di Rousseau e Hobbes)… ma a parte questo, si tratta di un libro che aiuta a capire anche il mondo in cui viviamo. Wrangham si concentra sulla natura complessa e contraddittoria dell'essere umano, che è frutto di un lungo processo evolutivo che ha plasmato comportamenti sia altruistici che violenti. Secondo l'autore, la nostra psicologia e le nostre inclinazioni sociali si sono sviluppate attraverso un'inedita combinazione di selezione naturale, cambiamenti ambientali e innovazioni cognitive, come l'introduzione del linguaggio. In particolare, l'autore sostiene che l'evoluzione dell'uomo ha visto una progressiva diminuzione dell'aggressività rea...