La Città

Dunque, le mie mani reggono un romanzo, intitolato “La Città”. Di che cosa parla? I n brevis (a mo’ di quarta di copertina), mi limito a dire che… …il romanzo ha come protagonista una Città sorta su un vasto promontorio circondato da una foresta che non ha fine. È un piccolo mondo regolato da una miriade di uffici (l’Ufficio della Memoria, l’Ufficio Tradizione & Correzione, l’Ufficio Funzioni, ecc.) e un’ottusa burocrazia. La vicenda si concentra sull’architetto Rigaretta, il cui compito (disegnare la planimetria completa della Città) è da anni arenato a causa delle Case Vecchie, un quartiere disabitato che, continuando a mutare forma, non si lascia misurare e mappare in modo definitivo. Accanto all’architetto ci sono il suo collaboratore Mezzapaglia, un uomo cinico e disilluso; la nipote di Rigaretta, Viola, giovane illustratrice che si dibatte tra il richiamo dei sogni e il bisogno di radicarsi nella realtà; Ciccione, un gatto nero uscito dalle tenebre; l’orologiaio Torcife...