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Visualizzazione dei post da maggio, 2019

Mars Room (o della colpa originaria)

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"La parola 'violenza' era talmente abusata da uscirne svilita e generica eppure aveva ancora un suo potere, significava ancora qualcosa, varie cose. Esistevano gesti di violenza pura: picchiare a morte una persona. E forme più astratte, come negare alle persone un lavoro, case sicure, scuole adeguate. Esistevano gesti di violenza su vasta scala, come la morte di decine di migliaia di civili iracheni in un solo anno per una guerra pretestuosa di bugie e strafalcioni, una guerra che avrebbe potuto non avere fine, eppure secondo gli avvocati dell'accusa i veri mostri erano adolescenti come Bocciolo Sanchez". "Mars Room" è un romanzo claustrofobico, e non solo perché è in gran parte ambientato all'interno di un carcere. Quella che si respira in queste pagine è un'aria densa e soffocante, che rivela una prigione più diffusa, meno visibile ma non meno palpabile, nella quale sono costretti a vivere milioni di persone in tutto il mondo. Certo, qui lo sgu...