Dissipatio H.G.


Appena finito di leggere “Dissipatio H.G.” di Guido Morselli. Per carità, bello, ma mi è sembrato più un saggio filosofico (à la Camus) camuffato da racconto. E mi chiedo come avrebbe potuto essere se lo avesse scritto Saramago (lo so, domande di questo tipo non hanno senso).

Ci sono diversi passi interessanti, ma dovendo sceglierne uno da riportare qui, opterei per questo, che sembra descrivere fedelmente l’atteggiamento che una buona fetta della popolazione occidentale sta assumendo nei confronti di una sempre più vicina catastrofe ambientale: 

(Per inquadrare il passo: l’io narrante, che si muove solipsisticamente in un mondo in cui tutti gli uomini sono svaniti nel nulla, immagina una scena apocalittica in cui l’umanità viene radunata innanzi al “monte Armageddon”, al cospetto degli angeli sterminatori.)

“A piè del monte, due serpi loricate strisciano sibilando e buttando fuoco. E ognuna sulle scaglie ha una scritta, e su una si legge: Advertising, e sull’altra: Marketing.
Beh, ammetto che come fantasia apocalittica, la mia non è originale.
E poi manca di plausibilità, dovrei caratterizzarla di più. Gli aspettanti si scambiano bigliettini, risolini. ‘Dies illa? Non creditur’. ‘Le jugement dernier? Incroyable’. ‘Das jüngste Gericht? Unmöglich’. ‘Doomsday? Wait and see!’, eccetera.”


(06/05/2025)

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