Le nostre vite sottosopra
Prendo Le nostre vite sottosopra (Rizzoli 2025) della scrittrice americana Jandy Nelson dopo aver letto una breve recensione su IG che ne elogia la freschezza, la qualità di scrittura e la forza immaginativa. “È ciò di cui ho bisogno!”, mi dico (ho da poco concluso la saga de La Torre Nera di King e sento la necessità di qualcosa di leggero). Inizio a leggere, ma dopo qualche pagina ho già la tentazione di chiudere il libro e gettarlo nel detestabile mucchio dei “Libri Fregatura”. In questa nota spiegherò il motivo della mia iniziale avversione e come ho finito per adorare questo libro. La storia si concentra su una famiglia che vive a Paradise Springs (una cittadina californiana): un padre assente (fuggito per motivi ignoti), una madre che prepara soufflé talmente buoni da far innamorare le persone, e tre fratelli, Wynton, Miles e la piccola Dizzy (si chiamano come i noti trombettisti jazz). Wynton è un punk, ma suona il violino, e lo suona co...