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Visualizzazione dei post da novembre, 2025

Empusium, di Olga Tokarczuk

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  Ambientato nei primi anni del Novecento,  Empusium  (Bompiani, 2025) è un romanzo che inizia come un inquieto omaggio alla tradizione mitteleuropea (in particolare alla  Montagna incantata  di Thomas Mann), con le sue valli chiuse da catene montuose, i sanatori e gli uomini malati che si perdono in discussioni interminabili. Ben presto, tuttavia, la storia si trasforma lentamente in qualcos’altro: attraverso una prosa che, pagina dopo pagina, si apre ad atmosfere perturbanti (sempre suggerite più che esibite), prende corpo una riflessione sul rapporto tra l’essere umano e la natura. Un rapporto che l’autrice, Olgar Tokarczuk, mostra soprattutto attraverso i dispositivi culturali che l’uomo ha approntato per difendersi da essa:  in primis  la medicina, ma anche i miti folklorici (e i rituali a essi associati) e… il patriarcato. Tokarczuk mette in scena un microcosmo completamente maschile. La vicenda è ambientata in un pensionato per soli uomini. Into...

Vorrh, ovvero l’eterna lotta tra Civitas e Silva

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  Quando leggiamo un libro, lo facciamo sempre attraverso lenti che abbiamo cesellato nel tempo, grazie alle nostre esperienze personali e, tra le altre cose, alle nostre letture. Perché questa premessa? Perché la prima delle due lenti che mi hanno permesso di mettere a fuoco il romanzo qui recensito è un saggio che ho letto di recente:  Visibilmente crudeli. Malviventi, persone sospette e gente qualunque dal Medioevo all’Età moderna  di Giacomo Todeschini (Il Mulino). Nel primo capitolo di questo saggio (che consiglio vivamente) c’è un paragrafo (il secondo, intitolato  La città e il bosco ) che analizza il rapporto tra  civitas  e  silva  — un rapporto centrale nell’immaginario medievale. La seconda lente alla quale ho fatto ricorso è quella della vasta letteratura sul “sacro”, che ha occupato per anni il mio interesse. Se non sapessi che il romanzo di cui parlerò tra poco si regge su molteplici piani di significato (gran parte dei quali so di n...